| Economie |

Cosa sono i BTP tradizionali?

Il BTP è un’obbligazione (o bond), cioè un titolo a tasso fisso emesso dallo Stato italiano. I Buoni del Tesoro Poliennali, sono strumenti di investimento tra i più popolari e apprezzati nel panorama italiano e sono considerati un investimento a basso rischio e alto rendimento

Sostanzialmente si tratta di un prestito che il sottoscrittore fa allo Stato che, solo e unicamente a scadenza del titolo, rimborsa il capitale iniziale. 

L’investitore può acquistare i titoli nel momento stesso in cui lo Stato li immette per la prima volta sul mercato – il cosiddetto mercato primario – oppure acquistarli in un secondo momento, sul mercato secondario, dove sono quotidianamente scambiati.

Il guadagno per chi investe è costituito dagli interessi corrisposti attraverso il pagamento di cedole annuali pagate ogni sei mesi per tutta la durata del titolo. Questi titoli possono avere una durata variabile dai 18 mesi a 50 anni.

L’investitore ha il vantaggio di poterli rivendere facilmente, anche prima della scadenza, sui mercati regolamentati (come ad esempio la Borsa) alle condizioni stabilite dal mercato e in un contesto di assoluta trasparenza.

Le diverse tipologie di titoli che possono essere proposte agli investitori sono diversificate su una vasta gamma di scelta e con una diversa durata. In tal modo è possibile soddisfare le diverse esigenze di investimento a seconda del reddito che il singolo investitore si aspetta di ricevere e in base al differente orizzonte temporale.

INFO: i Buoni del Tesoro Poliennali vengono presi anche come riferimento per il calcolo dello spread, un importante indicatore dell’economia di ciascun paese. Più il rendimento sale e più alto sarà il valore della cedola che il paese in questione dovrà restituire agli investitori.

Cosa sono i BTP ITALIA?

A differenza di quello tradizionale, il BTP Italia è un bond governativo agganciato all’inflazione italiana

Attualmente la durata del BTP Italia è poliennale, con scadenze da 4 a 8 anni. Ogni 6 mesi pagano interessi a tasso fisso sul capitale rivalutato all’inflazione del semestre di riferimento, sulla base dell’indice ISTAT  sui prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati (FOI) con esclusione dei tabacchi. Inoltre, con i BTP Italia la rivalutazione del capitale viene corrisposta semestralmente.

Il tasso reale annuo minimo dei BTP Italia viene comunicato dal Tesoro ogni volta prima dell’apertura del periodo di collocamento e dipende dalle condizioni di mercato del periodo.

Altra caratteristica del BTP Italia è il “Premio fedeltà“, quest’ultimo rappresenta una percentuale del valore nominale dell’investimento ed è corrisposto esclusivamente a chi acquista i BTP Italia durante la Prima Fase del periodo di collocamento e li detiene fino alla scadenza.

Cosa sono i BOT?

Buoni Ordinari del Tesoro, meglio noti come BOT, sono titoli del debito pubblico italiano di breve termine, ossia con una vita a scadenza che va dai 3 ai 12 mesi. A differenza dei BTP comportano un rischio minore per i sottoscrittori e un minore rendimento rispetto a scadenze più lunghe e, data la loro breve vita, questi titoli vengono considerati strumenti di liquidità a cui poter attingere con più facilità.

I BOT rientrano nella tipologia di titoli a “zero coupon” quindi il rendimento di queste obbligazioni è basato non sul pagamento di una cedola ma attraverso una remunerazione a scarto di emissione. Ciò vuol dire che il titolo viene emesso a “sconto”, ossia viene pagato al momento della sottoscrizione per un valore inferiore a quello del suo valore nominale. L’investitore, a scadenza, però riceverà il valore nominale e quindi il guadagno sarà dato dalla differenza tra questo e quanto versato in fase di emissione o sottoscrizione.

Pro/Contro dei BTP ITALIA?

I pregi di questi strumenti sono principalmente tre:

  • Riescono a difendere il proprio patrimonio con tassi in calo a causa della loro breve durata;
  • Hanno una semplicità intrinseca nel calcolo dei loro rendimenti;
  • Sono strumenti di liquidità.

I “difetti” invece si possono riassumere sotto tre punti. Essendo strumenti di breve periodo hanno:

  • Rendimenti inferiori rispetto ai titoli di medio e lungo termine;
  • Risk duration, ossia l’incertezza di riacquisire il proprio capitale qualora, prima della scadenza, si abbia bisogno di liquidità;
  • Hanno dei costi maggiori sul lungo periodo per via dei rinnovi a scadenza.

BTP ITALIA e Gestione Separata

La Gestione Separata è una delle possibili modalità d’investimento utilizzate dalle compagnie assicurative, è una gestione  composta preponderatamente da BTP, contabilizzati a costo storico. Ciò significa che rispetto agli acquisitori privati, i titoli all’interno della gestione non subiscono la distinzione tra rendimento fisso e rendimento variabile, ma fa fede il valore nominale al momento dell’acquisto. Ciò permette di non subire il risk duration e di tenere un’esponenziale crescita dei rendimenti nel medio lungo periodo.

Si definisce gestione “separata”, in quanto è un patrimonio separato da ogni altro patrimonio della Compagnia: quindi, qualsiasi cosa succeda, nessuno potrà toccare i capitali presenti all’interno della stessa. A differenza delle gestioni finanziarie, la gestione separata prevede che l’eventuale rendimento maturato nell’anno venga acquisito direttamente dall’aderente e non possa diminuire negli anni successivi in caso di perdite.

Nel mercato degli investimenti le Gestioni Separate sono caratterizzate da una composizione degli investimenti tipicamente prudenziali. L’attività di gestione della compagnia che possiede una Gestione Separata deve essere sempre più professionale e attenta in modo da coniugare il rispetto dei vincoli con la ricerca del rendimento. Un esempio di ciò è quello dell’approccio “core-satellite”. Il patrimonio viene diviso in due quote distinte che hanno obiettivi differenti e sinergici tra loro, ognuna delle quali viene gestita attraverso complesse analisi di scenario e di redditività.

Il portafoglio core ha l’obiettivo di conservare il capitale e assicurare le garanzie previste dal contratto; è costituito da titoli di stato contabilizzati a costo storico (quindi molto solidi) che portano una redditività certa e che vengono conservati fino a scadenza.

Il portafoglio satellite, invece, ha l’obiettivo di ricercare rendimenti superiori, ovviamente mettendo sempre in primo piano la sicurezza, attraverso una selezione di titoli più dinamica.

Il patrimonio delle Gestioni Separate, a differenza degli altri prodotti finanziari, è, quindi, molto diversificato e costituito da un numero di titoli che difficilmente può essere replicato da un investitore privato.

Il rendimento di questi strumenti viene utilizzato per rivalutare le prestazioni previste dal contratto e viene anche riconosciuta una garanzia di restituzione del capitale versato e/o di un rendimento minimo e il consolidamento annuo dei risultati.

Ma allora, il BTP ITALIA conviene?

I titoli di stato sono gli investimenti storicamente preferiti  dagli Italiani, che, in quanto popolo di santi, poeti e navigatori ma anche conservatori e risparmiatori, riconoscono in essi un investimento sicuro.

I rischi dei BTP tradizionali

Troppo spesso si sottovalutano però i rischi legati ai BTP. Il primo fattore che quasi sempre non viene preso in considerazione è il rischio duration, quanto un titolo di stato ha una scadenza più lunga è ovviamente più legato alla volatilità del prezzo dello stesso. Durante il suo percorso, può scendere sotto la pari vincolando così l’investitore che potrebbe recuperare il capitale solo alla scadenza e assumendo quindi il rischio della perdita di valore derivante dal rischio tasso.

Altro elemento da prendere in considerazione è il rischio dell’emittente. Molto importante soprattutto nel momento storico che stiamo vivendo, dove troppo spesso si sente parlare di rischio recessione, e dei continui fallimenti di importanti istituti, andando incontro alle cosiddette CACs ( clausole di azione collettiva) dove lo Stato costringerebbe gli obbligazionisti ad accettare un taglio del valore nominale, una riduzione della cedola o allungamento della scadenza. 

I paesi membri dell’UE possono apporre queste clausole fino al 45% ( BPT ITALIA).

In conclusione oggi è importante avere nel proprio portafoglio obbligazioni in ottica di diversificazione, ma soprattutto nel contesto attuale non può e non deve essere l’unico strumento per poter amministrare le proprie finanze, facendo quindi affidamento a istituti che possono offrire una gestione solida e con un alto livello di solvibilità.

 

Per la stesura di questo articolo ringraziamo Giulia Loffredo.

Autori: Chiara De Martino – Maria Yafat – Salvatore Fallica – Mario Marra – Giovanni Stefan Collura – Maurilio Calvani

Servizio di Finanza e Benessere

| Economie |

Cosa sono i BTP tradizionali?

Il BTP è un’obbligazione (o bond), cioè un titolo a tasso fisso emesso dallo Stato italiano. I Buoni del Tesoro Poliennali, sono strumenti di investimento tra i più popolari e apprezzati nel panorama italiano e sono considerati un investimento a basso rischio e alto rendimento

Sostanzialmente si tratta di un prestito che il sottoscrittore fa allo Stato che, solo e unicamente a scadenza del titolo, rimborsa il capitale iniziale. 

L’investitore può acquistare i titoli nel momento stesso in cui lo Stato li immette per la prima volta sul mercato – il cosiddetto mercato primario – oppure acquistarli in un secondo momento, sul mercato secondario, dove sono quotidianamente scambiati.

Il guadagno per chi investe è costituito dagli interessi corrisposti attraverso il pagamento di cedole annuali pagate ogni sei mesi per tutta la durata del titolo. Questi titoli possono avere una durata variabile dai 18 mesi a 50 anni.

L’investitore ha il vantaggio di poterli rivendere facilmente, anche prima della scadenza, sui mercati regolamentati (come ad esempio la Borsa) alle condizioni stabilite dal mercato e in un contesto di assoluta trasparenza.

Le diverse tipologie di titoli che possono essere proposte agli investitori sono diversificate su una vasta gamma di scelta e con una diversa durata. In tal modo è possibile soddisfare le diverse esigenze di investimento a seconda del reddito che il singolo investitore si aspetta di ricevere e in base al differente orizzonte temporale.

INFO: i Buoni del Tesoro Poliennali vengono presi anche come riferimento per il calcolo dello spread, un importante indicatore dell’economia di ciascun paese. Più il rendimento sale e più alto sarà il valore della cedola che il paese in questione dovrà restituire agli investitori.

Cosa sono i BTP ITALIA?

A differenza di quello tradizionale, il BTP Italia è un bond governativo agganciato all’inflazione italiana

Attualmente la durata del BTP Italia è poliennale, con scadenze da 4 a 8 anni. Ogni 6 mesi pagano interessi a tasso fisso sul capitale rivalutato all’inflazione del semestre di riferimento, sulla base dell’indice ISTAT  sui prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati (FOI) con esclusione dei tabacchi. Inoltre, con i BTP Italia la rivalutazione del capitale viene corrisposta semestralmente.

Il tasso reale annuo minimo dei BTP Italia viene comunicato dal Tesoro ogni volta prima dell’apertura del periodo di collocamento e dipende dalle condizioni di mercato del periodo.

Altra caratteristica del BTP Italia è il “Premio fedeltà“, quest’ultimo rappresenta una percentuale del valore nominale dell’investimento ed è corrisposto esclusivamente a chi acquista i BTP Italia durante la Prima Fase del periodo di collocamento e li detiene fino alla scadenza.

Cosa sono i BOT?

Buoni Ordinari del Tesoro, meglio noti come BOT, sono titoli del debito pubblico italiano di breve termine, ossia con una vita a scadenza che va dai 3 ai 12 mesi. A differenza dei BTP comportano un rischio minore per i sottoscrittori e un minore rendimento rispetto a scadenze più lunghe e, data la loro breve vita, questi titoli vengono considerati strumenti di liquidità a cui poter attingere con più facilità.

I BOT rientrano nella tipologia di titoli a “zero coupon” quindi il rendimento di queste obbligazioni è basato non sul pagamento di una cedola ma attraverso una remunerazione a scarto di emissione. Ciò vuol dire che il titolo viene emesso a “sconto”, ossia viene pagato al momento della sottoscrizione per un valore inferiore a quello del suo valore nominale. L’investitore, a scadenza, però riceverà il valore nominale e quindi il guadagno sarà dato dalla differenza tra questo e quanto versato in fase di emissione o sottoscrizione.

Pro/Contro dei BTP ITALIA?

I pregi di questi strumenti sono principalmente tre:

  • Riescono a difendere il proprio patrimonio con tassi in calo a causa della loro breve durata;
  • Hanno una semplicità intrinseca nel calcolo dei loro rendimenti;
  • Sono strumenti di liquidità.

I “difetti” invece si possono riassumere sotto tre punti. Essendo strumenti di breve periodo hanno:

  • Rendimenti inferiori rispetto ai titoli di medio e lungo termine;
  • Risk duration, ossia l’incertezza di riacquisire il proprio capitale qualora, prima della scadenza, si abbia bisogno di liquidità;
  • Hanno dei costi maggiori sul lungo periodo per via dei rinnovi a scadenza.

BTP ITALIA e Gestione Separata

La Gestione Separata è una delle possibili modalità d’investimento utilizzate dalle compagnie assicurative, è una gestione  composta preponderatamente da BTP, contabilizzati a costo storico. Ciò significa che rispetto agli acquisitori privati, i titoli all’interno della gestione non subiscono la distinzione tra rendimento fisso e rendimento variabile, ma fa fede il valore nominale al momento dell’acquisto. Ciò permette di non subire il risk duration e di tenere un’esponenziale crescita dei rendimenti nel medio lungo periodo.

Si definisce gestione “separata”, in quanto è un patrimonio separato da ogni altro patrimonio della Compagnia: quindi, qualsiasi cosa succeda, nessuno potrà toccare i capitali presenti all’interno della stessa. A differenza delle gestioni finanziarie, la gestione separata prevede che l’eventuale rendimento maturato nell’anno venga acquisito direttamente dall’aderente e non possa diminuire negli anni successivi in caso di perdite.

Nel mercato degli investimenti le Gestioni Separate sono caratterizzate da una composizione degli investimenti tipicamente prudenziali. L’attività di gestione della compagnia che possiede una Gestione Separata deve essere sempre più professionale e attenta in modo da coniugare il rispetto dei vincoli con la ricerca del rendimento. Un esempio di ciò è quello dell’approccio “core-satellite”. Il patrimonio viene diviso in due quote distinte che hanno obiettivi differenti e sinergici tra loro, ognuna delle quali viene gestita attraverso complesse analisi di scenario e di redditività.

Il portafoglio core ha l’obiettivo di conservare il capitale e assicurare le garanzie previste dal contratto; è costituito da titoli di stato contabilizzati a costo storico (quindi molto solidi) che portano una redditività certa e che vengono conservati fino a scadenza.

Il portafoglio satellite, invece, ha l’obiettivo di ricercare rendimenti superiori, ovviamente mettendo sempre in primo piano la sicurezza, attraverso una selezione di titoli più dinamica.

Il patrimonio delle Gestioni Separate, a differenza degli altri prodotti finanziari, è, quindi, molto diversificato e costituito da un numero di titoli che difficilmente può essere replicato da un investitore privato.

Il rendimento di questi strumenti viene utilizzato per rivalutare le prestazioni previste dal contratto e viene anche riconosciuta una garanzia di restituzione del capitale versato e/o di un rendimento minimo e il consolidamento annuo dei risultati.

Ma allora, il BTP ITALIA conviene?

I titoli di stato sono gli investimenti storicamente preferiti  dagli Italiani, che, in quanto popolo di santi, poeti e navigatori ma anche conservatori e risparmiatori, riconoscono in essi un investimento sicuro.

I rischi dei BTP tradizionali

Troppo spesso si sottovalutano però i rischi legati ai BTP. Il primo fattore che quasi sempre non viene preso in considerazione è il rischio duration, quanto un titolo di stato ha una scadenza più lunga è ovviamente più legato alla volatilità del prezzo dello stesso. Durante il suo percorso, può scendere sotto la pari vincolando così l’investitore che potrebbe recuperare il capitale solo alla scadenza e assumendo quindi il rischio della perdita di valore derivante dal rischio tasso.

Altro elemento da prendere in considerazione è il rischio dell’emittente. Molto importante soprattutto nel momento storico che stiamo vivendo, dove troppo spesso si sente parlare di rischio recessione, e dei continui fallimenti di importanti istituti, andando incontro alle cosiddette CACs ( clausole di azione collettiva) dove lo Stato costringerebbe gli obbligazionisti ad accettare un taglio del valore nominale, una riduzione della cedola o allungamento della scadenza. 

I paesi membri dell’UE possono apporre queste clausole fino al 45% ( BPT ITALIA).

In conclusione oggi è importante avere nel proprio portafoglio obbligazioni in ottica di diversificazione, ma soprattutto nel contesto attuale non può e non deve essere l’unico strumento per poter amministrare le proprie finanze, facendo quindi affidamento a istituti che possono offrire una gestione solida e con un alto livello di solvibilità.

 

Per la stesura di questo articolo ringraziamo Giulia Loffredo.

Autori: Chiara De Martino – Maria Yafat – Salvatore Fallica – Mario Marra – Giovanni Stefan Collura – Maurilio Calvani

Servizio di Finanza e Benessere

| Economie |

Cosa sono i BTP tradizionali?

Il BTP è un’obbligazione (o bond), cioè un titolo a tasso fisso emesso dallo Stato italiano. I Buoni del Tesoro Poliennali, sono strumenti di investimento tra i più popolari e apprezzati nel panorama italiano e sono considerati un investimento a basso rischio e alto rendimento

Sostanzialmente si tratta di un prestito che il sottoscrittore fa allo Stato che, solo e unicamente a scadenza del titolo, rimborsa il capitale iniziale. 

L’investitore può acquistare i titoli nel momento stesso in cui lo Stato li immette per la prima volta sul mercato – il cosiddetto mercato primario – oppure acquistarli in un secondo momento, sul mercato secondario, dove sono quotidianamente scambiati.

Il guadagno per chi investe è costituito dagli interessi corrisposti attraverso il pagamento di cedole annuali pagate ogni sei mesi per tutta la durata del titolo. Questi titoli possono avere una durata variabile dai 18 mesi a 50 anni.

L’investitore ha il vantaggio di poterli rivendere facilmente, anche prima della scadenza, sui mercati regolamentati (come ad esempio la Borsa) alle condizioni stabilite dal mercato e in un contesto di assoluta trasparenza.

Le diverse tipologie di titoli che possono essere proposte agli investitori sono diversificate su una vasta gamma di scelta e con una diversa durata. In tal modo è possibile soddisfare le diverse esigenze di investimento a seconda del reddito che il singolo investitore si aspetta di ricevere e in base al differente orizzonte temporale.

INFO: i Buoni del Tesoro Poliennali vengono presi anche come riferimento per il calcolo dello spread, un importante indicatore dell’economia di ciascun paese. Più il rendimento sale e più alto sarà il valore della cedola che il paese in questione dovrà restituire agli investitori.

Cosa sono i BTP ITALIA?

A differenza di quello tradizionale, il BTP Italia è un bond governativo agganciato all’inflazione italiana

Attualmente la durata del BTP Italia è poliennale, con scadenze da 4 a 8 anni. Ogni 6 mesi pagano interessi a tasso fisso sul capitale rivalutato all’inflazione del semestre di riferimento, sulla base dell’indice ISTAT  sui prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati (FOI) con esclusione dei tabacchi. Inoltre, con i BTP Italia la rivalutazione del capitale viene corrisposta semestralmente.

Il tasso reale annuo minimo dei BTP Italia viene comunicato dal Tesoro ogni volta prima dell’apertura del periodo di collocamento e dipende dalle condizioni di mercato del periodo.

Altra caratteristica del BTP Italia è il “Premio fedeltà“, quest’ultimo rappresenta una percentuale del valore nominale dell’investimento ed è corrisposto esclusivamente a chi acquista i BTP Italia durante la Prima Fase del periodo di collocamento e li detiene fino alla scadenza.

Cosa sono i BOT?

Buoni Ordinari del Tesoro, meglio noti come BOT, sono titoli del debito pubblico italiano di breve termine, ossia con una vita a scadenza che va dai 3 ai 12 mesi. A differenza dei BTP comportano un rischio minore per i sottoscrittori e un minore rendimento rispetto a scadenze più lunghe e, data la loro breve vita, questi titoli vengono considerati strumenti di liquidità a cui poter attingere con più facilità.

I BOT rientrano nella tipologia di titoli a “zero coupon” quindi il rendimento di queste obbligazioni è basato non sul pagamento di una cedola ma attraverso una remunerazione a scarto di emissione. Ciò vuol dire che il titolo viene emesso a “sconto”, ossia viene pagato al momento della sottoscrizione per un valore inferiore a quello del suo valore nominale. L’investitore, a scadenza, però riceverà il valore nominale e quindi il guadagno sarà dato dalla differenza tra questo e quanto versato in fase di emissione o sottoscrizione.

Pro/Contro dei BTP ITALIA?

I pregi di questi strumenti sono principalmente tre:

  • Riescono a difendere il proprio patrimonio con tassi in calo a causa della loro breve durata;
  • Hanno una semplicità intrinseca nel calcolo dei loro rendimenti;
  • Sono strumenti di liquidità.

 

I “difetti” invece si possono riassumere sotto tre punti. Essendo strumenti di breve periodo hanno:

  • Rendimenti inferiori rispetto ai titoli di medio e lungo termine;
  • Risk duration, ossia l’incertezza di riacquisire il proprio capitale qualora, prima della scadenza, si abbia bisogno di liquidità;
  • Hanno dei costi maggiori sul lungo periodo per via dei rinnovi a scadenza.

BTP ITALIA e Gestione Separata

La Gestione Separata è una delle possibili modalità d’investimento utilizzate dalle compagnie assicurative, è una gestione  composta preponderatamente da BTP, contabilizzati a costo storico. Ciò significa che rispetto agli acquisitori privati, i titoli all’interno della gestione non subiscono la distinzione tra rendimento fisso e rendimento variabile, ma fa fede il valore nominale al momento dell’acquisto. Ciò permette di non subire il risk duration e di tenere un’esponenziale crescita dei rendimenti nel medio lungo periodo.

Si definisce gestione “separata”, in quanto è un patrimonio separato da ogni altro patrimonio della Compagnia: quindi, qualsiasi cosa succeda, nessuno potrà toccare i capitali presenti all’interno della stessa. A differenza delle gestioni finanziarie, la gestione separata prevede che l’eventuale rendimento maturato nell’anno venga acquisito direttamente dall’aderente e non possa diminuire negli anni successivi in caso di perdite.

Nel mercato degli investimenti le Gestioni Separate sono caratterizzate da una composizione degli investimenti tipicamente prudenziali. L’attività di gestione della compagnia che possiede una Gestione Separata deve essere sempre più professionale e attenta in modo da coniugare il rispetto dei vincoli con la ricerca del rendimento. Un esempio di ciò è quello dell’approccio “core-satellite”. Il patrimonio viene diviso in due quote distinte che hanno obiettivi differenti e sinergici tra loro, ognuna delle quali viene gestita attraverso complesse analisi di scenario e di redditività.

Il portafoglio core ha l’obiettivo di conservare il capitale e assicurare le garanzie previste dal contratto; è costituito da titoli di stato contabilizzati a costo storico (quindi molto solidi) che portano una redditività certa e che vengono conservati fino a scadenza.

Il portafoglio satellite, invece, ha l’obiettivo di ricercare rendimenti superiori, ovviamente mettendo sempre in primo piano la sicurezza, attraverso una selezione di titoli più dinamica.

Il patrimonio delle Gestioni Separate, a differenza degli altri prodotti finanziari, è, quindi, molto diversificato e costituito da un numero di titoli che difficilmente può essere replicato da un investitore privato.

Il rendimento di questi strumenti viene utilizzato per rivalutare le prestazioni previste dal contratto e viene anche riconosciuta una garanzia di restituzione del capitale versato e/o di un rendimento minimo e il consolidamento annuo dei risultati.

Ma allora, il BTP ITALIA conviene?

I titoli di stato sono gli investimenti storicamente preferiti  dagli Italiani, che, in quanto popolo di santi, poeti e navigatori ma anche conservatori e risparmiatori, riconoscono in essi un investimento sicuro.

I rischi dei BTP tradizionali

Troppo spesso si sottovalutano però i rischi legati ai BTP. Il primo fattore che quasi sempre non viene preso in considerazione è il rischio duration, quanto un titolo di stato ha una scadenza più lunga è ovviamente più legato alla volatilità del prezzo dello stesso. Durante il suo percorso, può scendere sotto la pari vincolando così l’investitore che potrebbe recuperare il capitale solo alla scadenza e assumendo quindi il rischio della perdita di valore derivante dal rischio tasso.

Altro elemento da prendere in considerazione è il rischio dell’emittente. Molto importante soprattutto nel momento storico che stiamo vivendo, dove troppo spesso si sente parlare di rischio recessione, e dei continui fallimenti di importanti istituti, andando incontro alle cosiddette CACs ( clausole di azione collettiva) dove lo Stato costringerebbe gli obbligazionisti ad accettare un taglio del valore nominale, una riduzione della cedola o allungamento della scadenza. 

I paesi membri dell’UE possono apporre queste clausole fino al 45% ( BPT ITALIA).

In conclusione oggi è importante avere nel proprio portafoglio obbligazioni in ottica di diversificazione, ma soprattutto nel contesto attuale non può e non deve essere l’unico strumento per poter amministrare le proprie finanze, facendo quindi affidamento a istituti che possono offrire una gestione solida e con un alto livello di solvibilità.

 

Per la stesura di questo articolo ringraziamo Giulia Loffredo.

Autori: Chiara De Martino – Maria Yafat – Salvatore Fallica – Mario Marra – Giovanni Stefan Collura – Maurilio Calvani

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