Grattacieli, Economia

Dopo un periodo di incertezza, la situazione economica globale è migliore del previsto.
Le tensioni commerciali tra gli Stati Uniti e altri Paesi persistono, ma gli accordi raggiunti hanno ridotto il rischio di una guerra commerciale.
I dazi USA restano alti (circa al 17%, rispetto al 2,4% prima dell’era Trump), ma l’impatto negativo sull’economia statunitense è contenuto.

In Europa, l’economia mostra segnali di ripresa, sostenuta dal piano fiscale tedesco, nonostante le incertezze politiche in Francia.

L’inflazione è sotto controllo in Europa anche grazie al rallentamento della crescita dei salari, e nel 2026 potrebbe scendere temporaneamente sotto il 2%, obiettivo della BCE.
Negli USA, i dazi faranno salire i prezzi nella seconda metà del 2025, ma l’effetto dovrebbe essere temporaneo grazie al raffreddamento del mercato del lavoro.
In Cina, invece, persiste il rischio di deflazione.

La BCE ha concluso il ciclo di allentamento, la Fed riprende i tagli dei tassi.

Grafico, Tassi

Fonte: Datastream, elaborazioni Generali Asset Management S.p.A. Società di gestione del risparmio, settembre 2025

A settembre, negli Stati Uniti, la Banca Centrale (FED) ha abbassato i tassi d’interesse dello 0,25% e potrebbe effettuare altri tre tagli entro metà 2026, portandoli tra il 3,25% e il 3,50%.
In Europa, invece, la Banca Centrale Europea (BCE) sembra aver concluso la fase espansiva: con l’inflazione in calo e l’economia in graduale ripresa, il tasso sui depositi dovrebbe restare stabile al 2% per diversi trimestri.

© Ottobre 2025 – Generali Asset Management S.p.A. Società di gestione del risparmio.

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