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| Arte 

Arte e Azienda:
un confronto tra diverse visioni del mondo

Il progetto espositivo di Spazio Leonardo

di Matteo Rapalli – Responsabile Comunicazione di Leonardo Assicurazioni

di Matteo Rapalli – Responsabile Comunicazione di Leonardo Assicurazioni

di Matteo Rapalli – Responsabile Comunicazione di Leonardo Assicurazioni

A cosa serve l’arte?

È una domanda talmente fondamentale e complessa che non ci avventuriamo a cercare una risposta: da secoli filosofi, artisti e intellettuali ci provano con gli esiti più disparati, faremo una magra figura e ce la vogliamo risparmiare. Possiamo invece provare a dare la nostra risposta a un quesito più specifico:

“A cosa serve l’arte in un’azienda che si occupa di consulenza finanziaria e assicurativa?”

A questa domanda una risposta possiamo provare a darla perché dal 2018 in Spazio Leonardo stiamo proponendo percorso di esposizioni e performance che vede protagonisti da una parte artisti emergenti e dall’altra un pubblico inusuale per una mostra d’arte: l’intera azienda e tutte le persone che attorno ad essa gravitano. 

A cosa serve l’arte?

È una domanda talmente fondamentale e complessa che non ci avventuriamo a cercare una risposta: da secoli filosofi, artisti e intellettuali ci provano con gli esiti più disparati, faremo una magra figura e ce la vogliamo risparmiare.

Possiamo invece provare a dare la nostra risposta a un quesito più specifico:

“A cosa serve l’arte in un’azienda che si occupa di consulenza assicurativa e finanziaria?”

A questa domanda una risposta possiamo provare a darla perché dal 2018 in Spazio Leonardo stiamo proponendo percorso di esposizioni e performance che vede protagonisti da una parte artisti emergenti e dall’altra un pubblico inusuale per una mostra d’arte: l’intera azienda e tutte le persone che attorno ad essa gravitano. 

Cultura, arte e professione

Abbiamo deciso di sperimentare un rapporto tra mondo assicurativo e arte contemporanea partendo da una considerazione: la cultura, nella sua accezione più ampia, è un elemento imprescindibile per chi (come un consulente assicurativo) interpreta un ruolo sociale relazionandosi quotidianamente con i linguaggi, le storie e i sogni delle persone.

Il nostro progetto espositivo, avviato nel 2018, sfida l’idea convenzionale di spazio espositivo, coinvolgendo attivamente i visitatori e rendendo l’arte parte integrante della quotidianità.  Abbiamo esplorato varie forme artistiche creando un dialogo tra mondi altrimenti distanti. Le opere d’arte hanno permeato il quotidiano dei consulenti e dei clienti, arricchendo la loro relazione con nuove suggestioni estetiche, costringendoli, in un certo senso, a reagire agli stimoli formali e concettuali proposti dagli artisti. Chi percorre lo spazio percepisce la dimensione estetica e progettuale delle opere, vede succedersi progetto dopo progetto, rallenta, osserva, si fa domande nuove. 

Il nostro obiettivo è mettere a disposizione delle persone oltre agli stimoli le informazioni e la consapevolezza, per questo abbiamo corredato ogni opera di un QR code che permette di approfondire la conoscenza della concezione artistica e delle tecniche che l’hanno generata e invitiamo gli artisti a raccontare direttamente il loro lavoro in interviste, articoli ed eventi in presenza.

Cultura, arte e professione

Abbiamo deciso di sperimentare un rapporto tra mondo assicurativo e arte contemporanea partendo da una considerazione:  

la cultura, nella sua accezione più ampia, è un elemento imprescindibile per chi (come un consulente assicurativo) interpreta un ruolo sociale relazionandosi quotidianamente con i linguaggi, le storie e i sogni delle persone.

Il nostro progetto espositivo, avviato nel 2018, sfida l’idea convenzionale di spazio espositivo, coinvolgendo attivamente i visitatori e rendendo l’arte parte integrante della quotidianità.  Abbiamo esplorato varie forme artistiche creando un dialogo tra mondi altrimenti distanti. Le opere d’arte hanno permeato il quotidiano dei consulenti e dei clienti, arricchendo la loro relazione con nuove suggestioni estetiche, costringendoli, in un certo senso, a reagire agli stimoli formali e concettuali proposti dagli artisti. Chi percorre lo spazio percepisce la dimensione estetica e progettuale delle opere, vede succedersi progetto dopo progetto, rallenta, osserva, si fa domande nuove. 

Il nostro obiettivo è mettere a disposizione delle persone oltre agli stimoli le informazioni e la consapevolezza, per questo abbiamo corredato ogni opera di un QR code che permette di approfondire la conoscenza della concezione artistica e delle tecniche che l’hanno generata e invitiamo gli artisti a raccontare direttamente il loro lavoro in interviste, articoli ed eventi in presenza. 

Scopri di più su Arte – Studio Leonardo

Il punto di vista degli artisti

Se da una parte la forza espressiva delle opere ha intrecciato i percorsi dei consulenti, precisi e calcolati sul tempo del lavoro arricchendoli di deviazioni creative, dall’altra gli artisti hanno dovuto misurarsi con un contesto nuovo.  L’ambiente confortevole e protettivo a cui siamo abituati visitando una mostra, nel quale l’opera è collocata in una sorta di parentesi nella quotidianità, in Spazio Leonardo non esiste. La quotidianità qui è pervasiva, la fruizione del progetto artistico è inquinata, la visita disturbata e le opere sono esposte al rischio del pregiudizio che ancora lega la percezione (con buona pace di Marcel Duchamp) del loro valore intrinseco al luogo nel quale vengono esposte. 

Tutti gli artisti coinvolti ci hanno raccontato (Arte | Studio Leonardo – YouTube) di come sia stato stimolante (per molti una novità) confrontarsi con un ambiente che non è dedicato a loro e di come questo abbia influito positivamente sul loro lavoro.

L’arte incrocia la vita delle persone, la arricchisca e ne esca a sua volta trasformata. 

I progetti non sono stati semplicemente accolti, si sono appropriati di spazi e superfici; arte performativa e opere si sono alternate in una delicata invasione dagli esiti ancora in evoluzione.

Il punto di vista degli artisti

Se da una parte la forza espressiva delle opere ha intrecciato i percorsi dei consulenti, precisi e calcolati sul tempo del lavoro arricchendoli di deviazioni creative, dall’altra gli artisti hanno dovuto misurarsi con un contesto nuovo.  L’ambiente confortevole e protettivo a cui siamo abituati visitando una mostra, nel quale l’opera è collocata in una sorta di parentesi nella quotidianità, in Spazio Leonardo non esiste. La quotidianità qui è pervasiva, la fruizione del progetto artistico è inquinata, la visita disturbata e le opere sono esposte al rischio del pregiudizio che ancora lega la percezione (con buona pace di Marcel Duchamp) del loro valore intrinseco al luogo nel quale vengono esposte. 

Tutti gli artisti coinvolti ci hanno raccontato (Arte | Studio Leonardo – YouTube) di come sia stato stimolante (per molti una novità) confrontarsi con un ambiente che non è dedicato a loro e di come questo abbia influito positivamente sul loro lavoro.

L’arte incrocia la vita delle persone, la arricchisca e ne esca a sua volta trasformata. 

I progetti non sono stati semplicemente accolti, si sono appropriati di spazi e superfici; arte performativa e opere si sono alternate in una delicata invasione dagli esiti ancora in evoluzione.

Un dialogo appena cominciato

In conclusione, da una parte l’arte contemporanea funge da catalizzatore per l’arricchimento culturale e professionale dei consulenti di Leonardo Assicurazioni e favorisce lo sviluppo di competenze interculturali, la consapevolezza sociale e l’innovazione nell’ambito lavorativo; dall’altra giovani artisti emergenti trovano un pubblico e un contesto nuovi con i quali confrontarsi e sviluppare la propria proposta artistica.
Sappiamo che il rapporto tra arte e azienda può svilupparsi ulteriormente e diventare più profondo. Quello che vediamo oggi è un dialogo che non ha espresso ancora tutte le sue potenzialità e questa ci sembra un’ottima premessa per il futuro. 

Abbiamo chiesto a Marta Barbieri, curatrice delle esposizioni insieme a Paola Bonino, di raccontarci il loro punto di vista in questa relazione tra azienda e galleria d’arte: “Nel 2024 entriamo nel sesto anno di collaborazione con Spazio Leonardo e intrecciare i nostri rispettivi cammini continua ad essere un’esperienza affascinante. Ogni mostra proposta viene accuratamente selezionata sulla base della qualità del progetto, ma anche per esprimere i valori dell’azienda e gli interessi significativi che vanno a costituire la forte identità di Spazio Leonardo, che abbiamo imparato a conoscere in questi anni.

Le mostre presentate infatti finora si sono differenziate in filoni che abbracciano la filosofia di Spazio Leonardo come la sostenibilità, il sociale e il wellness/benessere dei dipendenti e dei clienti, d’altronde il prendersi cura è proprio alla base della concezione dell’azienda. Un altro tema fondamentale è poi quello della città di Milano, Spazio Leonardo è nato in questa città pulsante e creativa, diventandone un attore di rilievo in questi anni e conoscere la città e la sua storia è fondamentale per riuscire a muoversi agevolmente nel suo palcoscenico.

Non vediamo l’ora di accogliere le prossime sfide e raccontarvi i progetti che abbiamo in mente per questo fantastico Spazio vivace, multiforme e difficile da incasellare, ma proprio per questo unico.”

Un dialogo appena cominciato

In conclusione, da una parte l’arte contemporanea funge da catalizzatore per l’arricchimento culturale e professionale dei consulenti di Leonardo Assicurazioni e favorisce lo sviluppo di competenze interculturali, la consapevolezza sociale e l’innovazione nell’ambito lavorativo; dall’altra giovani artisti emergenti trovano un pubblico e un contesto nuovi con i quali confrontarsi e sviluppare la propria proposta artistica. 

Sappiamo che il rapporto tra arte e azienda può svilupparsi ulteriormente e diventare più profondo. Quello che vediamo oggi è un dialogo che non ha espresso ancora tutte le sue potenzialità e questa ci sembra un’ottima premessa per il futuro. 

Abbiamo chiesto a Marta Barbieri, curatrice delle esposizioni insieme a Paola Bonino, di raccontarci il loro punto di vista in questa relazione tra azienda e galleria d’arte: “Nel 2024 entriamo nel sesto anno di collaborazione con Spazio Leonardo e intrecciare i nostri rispettivi cammini continua ad essere un’esperienza affascinante.

Ogni mostra proposta viene accuratamente selezionata sulla base della qualità del progetto, ma anche per esprimere i valori dell’azienda e gli interessi significativi che vanno a costituire la forte identità di Spazio Leonardo, che abbiamo imparato a conoscere in questi anni.

Le mostre presentate infatti finora si sono differenziate in filoni che abbracciano la filosofia di Spazio Leonardo come la sostenibilità, il sociale e il wellness/benessere dei dipendenti e dei clienti, d’altronde il prendersi cura è proprio alla base della concezione dell’azienda.

Un altro tema fondamentale è poi quello della città di Milano, Spazio Leonardo è nato in questa città pulsante e creativa, diventandone un attore di rilievo in questi anni e conoscere la città e la sua storia è fondamentale per riuscire a muoversi agevolmente nel suo palcoscenico.

Non vediamo l’ora di accogliere le prossime sfide e raccontarvi i progetti che abbiamo in mente per questo fantastico Spazio vivace, multiforme e difficile da incasellare, ma proprio per questo unico.”

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