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Conoscenza, linguaggio e consulenza

Progettare il benessere nell’era dell’Intelligenza Artificiale

L’ultima rivoluzione

Siamo nel mezzo di una trasformazione di portata storica, paragonabile ad altre grandi rivoluzioni che hanno costellato la storia dell’uomo, dalla scoperta del fuoco a quella della macchina a vapore.

L’Intelligenza Artificiale oggi non è più una prospettiva futura, ma una realtà che impatta, modificandola, sulla nostra vita quotidiana, sulle nostre scelte e decisioni, sulla nostra sfera professionale, così come sulla società e sull’economia del Paese.

La vera sfida da affrontare non è più, o non è solo tecnologica, ma soprattutto culturale: imparare a integrare l’AI nel nostro patrimonio creativo, nel nostro modo di lavorare, nelle nostre conoscenze, guadagnando in scala, efficienza e competitività.

Dalla selce agli LLM

C’è un filo rosso che lega l’evoluzione dell’Intelligenza Artificiale alla storia stessa dell’uomo: la capacità di creare strumenti che supportano l’ingegno e la creatività umana, senza mai sostituirla, ma, anzi, valorizzandola, magnificandola. È questo il messaggio emerso dall’intervento del fisico di formazione e divulgatore scientifico di professione Massimo Temporelli, ospite dell’ultima convention di Leonardo Assicurazioni, focalizzata sul tema di come cambia la consulenza nell’era dell’Intelligenza Artificiale.

Siamo animali o dei?

“Noi non diventiamo disumani usando le tecnologie ma ci umanizziamo di più, perché ogni strumento che creiamo serve a magnificare le nostre capacità, non a cancellarle”. 

Fin dall’antichità, la storia dell’uomo è stata “ibridata” dalle nuove tecnologie – ha ricordato Temporelli –  andando di pari passo con quella dell’innovazione tecnologica e dimostrando che ogni tecnologia, anche la più sofisticata, è in realtà un’estensione dell’intelligenza naturale dell’uomo, che crea gli strumenti attraverso cui evolve e cambia sé stesso e la natura che lo circonda. 

Rispetto ad altre innovazioni, tuttavia, l’IA ci sta costringendo per la prima volta a interrogarci su cosa sia davvero l’intelligenza e su cosa significhi davvero pensare, prendere decisioni consapevoli, fare delle scelte. Perché se è vero l’IA non sceglie al posto nostro, definisce tuttavia i confini del nostro campo di scelta. Più invisibile è il suo intervento, più profonda è la sua influenza.

Cambia il meccanismo che regola le scelte

Riflessioni che toccano da vicino chi si occupa di consulenza e pianificazione finanziaria, che deve progettare il benessere delle persone, aiutandole a fare le scelte giuste e a prendere decisioni in modo consapevole. Anche in questo ambito, la tecnologia può essere un supporto straordinario, capace di potenziare l’ingegno, le conoscenze, la creatività di ogni consulente, ma non può sostituire la relazione fiduciaria con il cliente.

Gli LLM garantiscono risposte immediate e a qualunque quesito, lo fanno con il linguaggio naturale e spesso attuano meccanismi di gratificazione dell’utente. Tutto ciò, unito a una narrazione trionfalistica spinge le persone a fidarsi correndo il rischio di prendere per buone anche le allucinazioni dell’AI. Le allucinazioni e gli errori sono generati da un addestramento troppo ampio e generalista e dai meccanismi stessi che sono alla base del funzionamento delle AI.

Il progetto LeoScienza

Leonardo Assicurazioni ha scelto di “costruirsi” in casa il proprio assistente AI, affinché linguaggio e informazioni si adattassero al proprio modello organizzativo, e il campo di addestramento fosse circoscritto e verificato.

Il progetto LeoScienza, piattaforma proprietaria di Intelligenza Artificiale sviluppata internamente con il supporto di un partner tecnologico d’eccellenza – SylloTips – ha l’obiettivo di potenziare la capacità di fare consulenza, non sostituirla, e rappresenta un esempio perfetto di AI “ibridata” con l’esperienza umana: un sistema che unisce la ricerca automatica di informazioni alla validazione dei contenuti da parte di oltre quaranta esperti interni

Human on the loop

Leoscienza è un esempio di modello “Human in the loop” che forse potremmo definire “Human on the loop” vista la rilevanza e le prerogative che sono riservate agli esperti nella generazione della knowledge base

Questo approccio garantisce affidabilità, controllo e qualità, mettendo al centro la competenza e il giudizio del consulente. 

“Avviato due anni fa in forma sperimentale, LeoScienza oggi è finalmente a disposizione di tutti i consulenti dell’azienda e continuerà ad evolversi per consentire di interagire con l’IA su uno spettro sempre più crescente di dati, contenuti, documenti. La finalità è infatti sempre quella di dare la possibilità al consulente da un lato di impiegare meno tempo per ricercare informazioni e risposte, dedicandone di più alla relazione con il cliente, e dall’altro di godere dei vantaggi dati dall’IA di mettere in relazione fonti di dati ampie e diversificate. L’elemento umano sarà sempre centrale nella verifica e arricchimento delle risposte date dall’IA, nell’attenzione alla perimetrazione delle fonti sulle quali fonda le sue risposte, continuando a rappresentare un facilitatore del trasferimento delle conoscenze, della ricerca e della consultazione di dataset che si trovano su sistemi informativi separati” ha spiegato Marco Bertani, Responsabile Innovazione di Leonardo Assicurazioni.

Coltivare le conoscenze laterali

“La sfida – ha sottolineato ancora Temporelli – non è competere con la macchina, sarebbe impossibile vincere, ma capire cosa può fare la macchina per noi e meglio di noi, più velocemente, in modo più efficiente – basti pensare al lavoro di ricerca, estrapolazione ed elaborazione di migliaia di dati – e cosa resta, invece, squisitamente umano: l’empatia, la capacità di scegliere, di sbagliare, di sperimentare, la creatività, l’immaginazione, la convivialità, ambiti che una volta sul lavoro sembravano delle perdite di tempo, e che invece diventeranno il valore del prossimo futuro”.

La consulenza intelligente

In questo contesto, l’Intelligenza Artificiale non riduce, dunque, la dimensione umana, ma al contrario la esalta, la magnifica: libera tempo prezioso da dedicare ad altre conoscenze, accelera la preparazione, aumenta la precisione e consente al consulente di concentrarsi su ciò che davvero conta – ascoltare, interpretare, accompagnare le scelte del cliente.

“Da questa rivoluzione usciremo più umani di prima. L’Intelligenza Artificiale farà per noi ciò che una volta ci rendeva meccanici; a noi resta la parte più nobile, quella creativa, empatica e poetica” ha chiuso il suo intervento Temporelli.

 “Una lezione che per Leonardo Assicurazioni si traduce in un nuovo paradigma: la consulenza intelligente, in cui l’IA viene ibridata nella nostra professione di pianificatori finanziari specializzati, fondendo tecnologia e umanità in un equilibrio dinamico, dove l’innovazione diventa un mezzo per rafforzare, non per sostituire, la relazione fiduciaria che è da sempre al cuore del nostro modo di fare consulenza”
ha concluso l’Agente Generale Gian Luca Buzzetti.

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