Il risparmio italiano tra rischi e opportunità

Questo il titolo dell’evento organizzato in Spazio Leonardo con Banca Generali, partner d’eccellenza del nuovo servizio di Consulenza Finanziaria.

Evento, banca generali

Quella di Leonardo Assicurazioni è una consulenza specializzata a 360° che, grazie a un Ecosistema di servizi diversi ma complementari fra loro, affianca e accompagna ogni persona nel suo percorso di Pianificazione Finanziaria nel raggiungere i propri obiettivi di vita.

Un approccio innovativo che consente ad ogni cliente di ricevere una consulenza competente anche in ambiti diversi da quello in cui il suo consulente di riferimento è specializzato, pur mantenendo con lui il rapporto fiduciario.

La Consulenza Finanziaria, ad esempio, ultimo nato dei servizi di Leonardo, si occupa di accompagnare le persone a gestire un patrimonio (piccolo o grande che sia) con strumenti finanziari che vadano oltre a quelli assicurativi, fondamentali in uno scenario, come quello attuale, sempre più complesso, in continua evoluzione e soggetto a grande instabilità.

E proprio sul tema del futuro dei mercati finanziari e per gestire al meglio i propri risparmi si è focalizzato l’intervento di Andrea Ragaini, Vicedirettore di Banca Generali, partner di Leonardo per il servizio di Consulenza Finanziaria.

Servono più azioni nei portafogli

Questo , in sintesi, il messaggio trasmesso dal manager, che ha iniziato il suo intervento presentando al pubblico lo scenario di quelli che sono i fattori che influenzeranno l’andamento dei mercati finanziari nei prossimi mesi.

Uno scenario caratterizzato da una crescita dell’inflazione più forte negli USA e più stabile in Europa, da una crescita economica molto forte negli Stati Uniti, più lenta ma comunque significativa in Europa, e di una costante riduzione dei tassi da parte delle Banche Centrali.

In questo contesto, come accompagnare le persone ad investire i propri risparmi?
“Al di là della tattica e della strategia, dobbiamo costruire con i clienti un percorso di investimento, proponendo soluzioni che creino valore nel tempo e che non possono prescindere da una componente fondamentale: le azioni” ha sottolineato Ragaini.

Italiani poco propensi al rischio

Azioni che, però, nel nostro Paese non sembrano essere una forma di investimento che piace. A guardare i dati relativi all’Italia, infatti, si osserva che se negli ultimi anni la ricchezza familiare, rispetto ad altri Paesi, è salita del 52%, quella reale è scesa costantemente.


Questo perché, a fronte di una ricchezza disponibile di circa 3.700 miliardi, la parte azionaria rappresenta meno del 15%, mentre la gran parte della ricchezza resta parcheggiata sui conti correnti infruttiferi o è investita in un patrimonio immobiliare ormai vetusto e che perde valore anno dopo anno, o, ancora, è congelata in obbligazioni.


La conseguenza è una sola: il risparmio individuale e quello del Paese perdono valore. Eppure, anche solo guardando i rendimenti delle azioni rispetto a quelli legati alla liquidità sul conto o alle obbligazioni, sia sul lungo sia sul breve periodo, appare evidente come i primi siano molto più alti.


E allora perché non investiamo in azioni?

Più equity, meno paura

La risposta è semplice: per paura. Paura del rischio legato a soluzioni di investimento che possono oscillare in base all’andamento dei mercati; paura della volatilità di queste soluzioni nel breve periodo; ansia emotiva data dalle possibili perdite, che il nostro cervello ricorda più facilmente e dolorosamente rispetto ai guadagni.

Una forte avversione al rischio, insomma, che si riflette, ancora una volta, in scelte di investimento conservatrici e in una predilezione per liquidità, titoli di Stato e immobili. Per avvicinarsi alle azioni vincendo la paura, Andrea Ragaini ha proposto tre diverse soluzioni.

La prima è investire in azioni in modo progressivo, diluendo l’investimento nel tempo, magari passando, gradualmente, mese dopo mese, da uno strumento di risparmio che non ha alcuna oscillazione alle azioni.

Una seconda strada è quella di investire in soluzioni in grado di ridurre una parte della volatilità; e la terza è una nuova classe di investimento – le cosiddette “azioni a scadenza protetta” – costituita da una famiglia di fondi atipici con una data di partenza e una di scadenza, una protezione del 100% del capitale investito e una partecipazione alla crescita del segmento azionario con Gestione Attiva.

“Anche la Commissione Europea – ha concluso Ragaini – ha varato da poco un progetto, il Saving and Investment Union, basato sulle proposte di Mario Draghi e Enrico Letta, che ha come obiettivo promuovere il risparmio privato infruttifero per aiutare la crescita del sistema europeo, ampliando le opportunità di finanziamento per le aziende e generando occasioni di investimento più remunerative per i cittadini”.

Il ruolo della consulenza

Affidarsi dunque con consapevolezza e fiducia a un consulente finanziario, competente, che conosce il mercato e gli strumenti di investimento migliori e più adatti alle esigenze di ciascuno, e supportato da un Ecosistema di qualità, può rappresentare il vero antidoto alla paura e all’improvvisazione, nonché la strada per costruire valore reale.

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