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Impresa sicura e sostenibile: come costruirla su basi solide
In un contesto economico sempre più complesso e interconnesso, ogni realtà imprenditoriale – di qualsiasi forma giuridica, dimensione o settore di business – ha necessità di tutelare sé stessa, la propria attività e i propri collaboratori, secondo le proprie specificità. Ci sono tuttavia tre pilastri che sono trasversalmente validi per tutte e che vanno oltre il profitto: proteggere il proprio capitale umano, difendere i dati e garantire un quadro normativo solido in cui operare.

“La tutela legale, la sicurezza cyber e il welfare aziendale si configurano come tre pilastri imprescindibili per la sostenibilità e la crescita di qualsiasi impresa — sia essa una grande multinazionale o una piccola realtà locale” spiega Martino Derai, Responsabile del Servizio Checkup PMI di Leonardo Assicurazioni, a cui abbiamo chiesto quali sono i consigli che, come specialista del settore, darebbe a un imprenditore oggi che vuole avviare la propria attività sul mercato in Italia. “Questi elementi sono troppo spesso considerati secondari, ma in realtà sono fattori strategici che incidono direttamente sulla competitività, sulla reputazione e sulla resilienza aziendale”.
Welfare, un volano di opportunità
Nel nostro sistema Paese il welfare è senza dubbio un tema centrale che concorre più di tutti alla crescita e alla resilienza di un’attività, impattando positivamente su aspetti quali la competitività sul mercato, la valorizzazione dei collaboratori e degli asset aziendali, le performance quotidiane di ciascuno. “Se nelle medie e grandi imprese è un aspetto molto presente e valorizzato, lo stesso non si può dire per le piccole e le micro imprese, dove purtroppo l’argomento non è supportato e favorito neanche a livello normativo” spiega Derai.
Attacchi cyber ancora sottovalutati
Quello della cybersecurity è un tema sicuramente noto a tutti, non solo a imprenditori, aziende e professionisti, ma anche ai singoli cittadini, che quotidianamente ricevono informazioni, comunicazioni e avvertimenti sui rischi legati all’utilizzo di dati personali su device connessi ad internet. Basta aprire qualsiasi quotidiano o sito di notizie per leggere ricerche e analisi allarmanti relative ai continui attacchi informatici che aziende e enti pubblici subiscono quotidianamente. Numeri che crescono anno dopo anno e che vedono l’Italia maglia nera in protezione, rispetto a molti altri Paesi Europei.
“Un attacco cyber può essere potenzialmente molto dannoso per un’azienda, e dal causare una semplice seccatura tecnica, può arrivare a metterla fortemente in crisi portandola, nei casi più gravi, anche al fallimento o alla chiusura. Ad oggi non c’è una realtà aziendale medio-grande che non abbia subito almeno un attacco cyber; tuttavia, se sono molto conosciuti i danni che derivano da tali attacchi, molto meno conosciuti e soprattutto poco applicati sono invece i sistemi disponibili per mitigarli questi. Serve dunque un’importante attività di consulenza mirata a sensibilizzare tutte aziende, grandi o piccole che siano, affinché corrano ai ripari in tempi brevi, perché nel giro di poco tempo il rischio sarà così alto da divenire una certezza e non poter essere più tutelato”.
Tutela legale per liberare risorse
In una Paese in cui la giustizia, in particolare quella civile, ha tempi spesso lunghi e procedure complesse, che possono impattare pesantemente sul regolare svolgimento del business, sottraendo tempo, risorse e denaro, avere una valida tutela legale solleva l’imprenditore dal dover destinare una parte del proprio bilancio a quel tipo di attività.
Guarda l’intervista a Martino Derai, Responsabile Servizio Checkup PMI in Leonardo Assicurazioni
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