| Economie 

Non solo calcio:
il futuro dal punto di vista di uno sportivo professionista

Il post-carriera viene spesso sottovalutato da molti giovani sportivi professionisti che trovano difficile ridimensionare le proprie abitudini e reinventarsi una volta che l’arbitro ha fischiato la fine.

di Lorenzo Andriuoli – Consulente del Servizio Green Life di Leonardo Assicurazioni

Oggi la mia professione è quella di consulente per la pianificazione finanziaria e assicurativa ma ho giocato per qualche anno a calcio come professionista e avuto la fortuna di vivere il meraviglioso mondo dello sport in prima persona. 

Quando si è nel pieno della carriera sportiva, l’attenzione è focalizzata sull’attività: allenamenti, competizioni, risultati, una vita di privilegi con le luci dei riflettori puntate addosso. Il calcio (in particolare) per lo stile di vita, il contesto, l’obiettivo incentrato sul risultato e le possibilità che offre ti travolge, ti fa vivere in un presente così intenso e totalizzante che lascia poco spazio per pensare al futuro. E questo è un problema, in particolare per chi, come uno sportivo, vive un percorso professionale limitato nel tempo.

Nel luglio del 2017 quando Francesco Totti decise di terminare la sua carriera calcistica dopo aver collezionato 786 presenze e 307 gol con la Roma nel suo discorso di addio disse una frase: 

“Questa volta non posso vedere attraverso i buchi della rete cosa ci sarà “dopo”. Concedetemi un po’ di paura”. 

Non potevo ancora capire a pieno la natura di questa emozione, fino a quando, pochi anni dopo, complice un infortunio che mi ha costretto a restare fermo per un po’ di tempo, ho sperimentato anche io la paura del Capitano e ho capito che è condivisa da tutti coloro che arrivano al momento di appendere le scarpette al chiodo.

Cosa succede quando si spengono i riflettori?

Un’indagine realizzata nel 2015 dall’AIC su un campione di 2611 professionisti in attività nella stagione 1992/1993 ci mostra che il 61,4% degli ex calciatori professionisti non opera a nessun livello nel mondo del calcio, solo il 10% degli ex calciatori professionisti ha lavorato in maniera continuativa nelle ultime tre stagioni nel calcio professionistico. 

Il 32,1% si dichiara molto o abbastanza preoccupato per il proprio post carriera. Inoltre, secondo uno studio condotto da Lombard International Assurance 2019, il 40% è a rischio di indigenza a 5 anni dalla fine della carriera calcistica e il rischio aumenta fino al 60% se i guadagni sono maggiori.

Come gestire il post carriera?

Essere consapevoli

Quando andrò in pensione? Come farò a mantenere lo stesso tenore di vita? Quanto dovrei risparmiare per affrontare il mio post carriera? Cosa vorrei fare quando smetto di giocare?

Alla fine, come capita a ogni giocatore, non ho mai abbandonato in modo definitivo il calcio. Il mio percorso di pianificatore finanziario mi ha fatto capire che la paura per il futuro, espressa in modo così intenso nelle parole di Totti, è un sentimento sano e utile perché può spingere lo sportivo in attività a realizzare una buona pianificazione finanziaria quando si trova ancora nelle migliori condizioni per farlo.

La consapevolezza della nostra situazione e di cosa potrebbe attenderci è sempre il punto di partenza per pianificare il futuro al meglio garantendoci la possibilità di mantenere lo stesso tenore di vita nel tempo.

La pianificazione finanziaria per gli sportivi

Ogni sportivo, così come si prepara per una partita seguendo un rigido iter e non improvvisando da un giorno per l’altro, allo stesso modo dovrebbe pensare a pianificare per tempo il proprio futuro per avere le disponibilità finanziarie per poter scegliere quale percorso intraprendere.

La pianificazione finanziaria è l’approccio corretto per progettare un percorso nel quale siano definiti e garantiti gli obiettivi di vita passando dalla protezione degli ambiti fondamentali (come reddito, salute, patrimonio) per arrivare alla gestione del dopo-carriera e agli investimenti. 

Uno strumento dedicato agli sportivi

Con Leonardo Assicurazioni abbiamo elaborato uno strumento di analisi e sviluppo dedicato agli sportivi che vogliono avere la consapevolezza della propria situazione economica e finanziaria e progettare un futuro su misura. 

MBP – Men Before Players è un tool che sviluppa il percorso di pianificazione finanziaria di Leonardo Assicurazioni partendo dalle specificità e delle caratteristiche peculiari della carriera di uno sportivo professionista aiutandolo a fare scelte consapevoli, efficaci e soprattutto al momento giusto.

Un consulente specializzato

Uno strumento di analisi e calcolo però non basta. In particolare non basta in un settore così diverso da tutti gli altri come lo sport che dal punto di vista del reddito, dei tempi di carriera, dei rischi e delle conseguenze degli infortuni e delle sorti delle società sportive, presenta un alto tasso di variabilità e di difficile prevedibilità. Serve un consulente esperto di Pianificazione finanziaria che conosca bene il settore per interpretare le esigenze dello sportivo e supportare nell’individuazione delle soluzioni giuste per lui. Avere una figura di riferimento, che possa sensibilizzare sul tema della tutela da imprevisti e la gestione del rischio, è fondamentale per fare chiarezza sul futuro e affrontarlo con determinazione e senza paura.

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Non solo calcio:
il futuro dal punto di vista di uno sportivo professionista

Il post-carriera viene spesso sottovalutato da molti giovani sportivi professionisti che trovano difficile ridimensionare le proprie abitudini e reinventarsi una volta che l’arbitro ha fischiato la fine.

di Lorenzo Andriuoli – Consulente del Servizio Green Life di Leonardo Assicurazioni

Oggi la mia professione è quella di consulente per la pianificazione finanziaria e assicurativa ma ho giocato per qualche anno a calcio come professionista e avuto la fortuna di vivere il meraviglioso mondo dello sport in prima persona. 

Quando si è nel pieno della carriera sportiva, l’attenzione è focalizzata sull’attività: allenamenti, competizioni, risultati, una vita di privilegi con le luci dei riflettori puntate addosso. Il calcio (in particolare) per lo stile di vita, il contesto, l’obiettivo incentrato sul risultato e le possibilità che offre ti travolge, ti fa vivere in un presente così intenso e totalizzante che lascia poco spazio per pensare al futuro. E questo è un problema, in particolare per chi, come uno sportivo, vive un percorso professionale limitato nel tempo.

Nel luglio del 2017 quando Francesco Totti decise di terminare la sua carriera calcistica dopo aver collezionato 786 presenze e 307 gol con la Roma nel suo discorso di addio disse una frase: 

“Questa volta non posso vedere attraverso i buchi della rete cosa ci sarà “dopo”. Concedetemi un po’ di paura”. 

Non potevo ancora capire a pieno la natura di questa emozione, fino a quando, pochi anni dopo, complice un infortunio che mi ha costretto a restare fermo per un po’ di tempo, ho sperimentato anche io la paura del Capitano e ho capito che è condivisa da tutti coloro che arrivano al momento di appendere le scarpette al chiodo.

Cosa succede quando si spengono i riflettori?

Un’indagine realizzata nel 2015 dall’AIC su un campione di 2611 professionisti in attività nella stagione 1992/1993 ci mostra che il 61,4% degli ex calciatori professionisti non opera a nessun livello nel mondo del calcio, solo il 10% degli ex calciatori professionisti ha lavorato in maniera continuativa nelle ultime tre stagioni nel calcio professionistico. 

Il 32,1% si dichiara molto o abbastanza preoccupato per il proprio post carriera. Inoltre, secondo uno studio condotto da Lombard International Assurance 2019, il 40% è a rischio di indigenza a 5 anni dalla fine della carriera calcistica e il rischio aumenta fino al 60% se i guadagni sono maggiori. 

Come gestire il post carriera?

Essere consapevoli

Quando andrò in pensione? Come farò a mantenere lo stesso tenore di vita? Quanto dovrei risparmiare per affrontare il mio post carriera? Cosa vorrei fare quando smetto di giocare?

Alla fine, come capita a ogni giocatore, non ho mai abbandonato in modo definitivo il calcio. Il mio percorso di pianificatore finanziario mi ha fatto capire che la paura per il futuro, espressa in modo così intenso nelle parole di Totti, è un sentimento sano e utile perché può spingere lo sportivo in attività a realizzare una buona pianificazione finanziaria quando si trova ancora nelle migliori condizioni per farlo.

La consapevolezza della nostra situazione e di cosa potrebbe attenderci è sempre il punto di partenza per pianificare il futuro al meglio garantendoci la possibilità di mantenere lo stesso tenore di vita nel tempo.

La pianificazione finanziaria per gli sportivi

Ogni sportivo, così come si prepara per una partita seguendo un rigido iter e non improvvisando da un giorno per l’altro, allo stesso modo dovrebbe pensare a pianificare per tempo il proprio futuro per avere le disponibilità finanziarie per poter scegliere quale percorso intraprendere.

La pianificazione finanziaria è l’approccio corretto per progettare un percorso nel quale siano definiti e garantiti gli obiettivi di vita passando dalla protezione degli ambiti fondamentali (come reddito, salute, patrimonio) per arrivare alla gestione del dopo-carriera e agli investimenti.

Uno strumento dedicato agli sportivi

Con Leonardo Assicurazioni abbiamo elaborato uno strumento di analisi e sviluppo dedicato agli sportivi che vogliono avere la consapevolezza della propria situazione economica e finanziaria e progettare un futuro su misura. 

MBP – Men Before Players è un tool che sviluppa il percorso di pianificazione finanziaria di Leonardo Assicurazioni partendo dalle specificità e delle caratteristiche peculiari della carriera di uno sportivo professionista aiutandolo a fare scelte consapevoli, efficaci e soprattutto al momento giusto.

Un consulente specializzato

Uno strumento di analisi e calcolo però non basta. In particolare non basta in un settore così diverso da tutti gli altri come lo sport che dal punto di vista del reddito, dei tempi di carriera, dei rischi e delle conseguenze degli infortuni e delle sorti delle società sportive, presenta un alto tasso di variabilità e di difficile prevedibilità. Serve un consulente esperto di Pianificazione finanziaria che conosca bene il settore per interpretare le esigenze dello sportivo e supportare nell’individuazione delle soluzioni giuste per lui. Avere una figura di riferimento, che possa sensibilizzare sul tema della tutela da imprevisti e la gestione del rischio, è fondamentale per fare chiarezza sul futuro e affrontarlo con determinazione e senza paura. 

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Non solo calcio:
il futuro dal punto di vista di uno sportivo professionista

Il post-carriera viene spesso sottovalutato da molti giovani sportivi professionisti che trovano difficile ridimensionare le proprie abitudini e reinventarsi una volta che l’arbitro ha fischiato la fine.

di Lorenzo Andriuoli – Consulente del Servizio Green Life di Leonardo Assicurazioni

Oggi la mia professione è quella di consulente per la pianificazione finanziaria e assicurativa ma ho giocato per qualche anno a calcio come professionista e avuto la fortuna di vivere il meraviglioso mondo dello sport in prima persona. 

Quando si è nel pieno della carriera sportiva, l’attenzione è focalizzata sull’attività: allenamenti, competizioni, risultati, una vita di privilegi con le luci dei riflettori puntate addosso. Il calcio (in particolare) per lo stile di vita, il contesto, l’obiettivo incentrato sul risultato e le possibilità che offre ti travolge, ti fa vivere in un presente così intenso e totalizzante che lascia poco spazio per pensare al futuro. E questo è un problema, in particolare per chi, come uno sportivo, vive un percorso professionale limitato nel tempo.

Nel luglio del 2017 quando Francesco Totti decise di terminare la sua carriera calcistica dopo aver collezionato 786 presenze e 307 gol con la Roma nel suo discorso di addio disse una frase: 

“Questa volta non posso vedere attraverso i buchi della rete cosa ci sarà “dopo”. Concedetemi un po’ di paura”. 

Non potevo ancora capire a pieno la natura di questa emozione, fino a quando, pochi anni dopo, complice un infortunio che mi ha costretto a restare fermo per un po’ di tempo, ho sperimentato anche io la paura del Capitano e ho capito che è condivisa da tutti coloro che arrivano al momento di appendere le scarpette al chiodo. 

Cosa succede quando si spengono i riflettori?

Un’indagine realizzata nel 2015 dall’AIC su un campione di 2611 professionisti in attività nella stagione 1992/1993 ci mostra che il 61,4% degli ex calciatori professionisti non opera a nessun livello nel mondo del calcio, solo il 10% degli ex calciatori professionisti ha lavorato in maniera continuativa nelle ultime tre stagioni nel calcio professionistico. 

Il 32,1% si dichiara molto o abbastanza preoccupato per il proprio post carriera. Inoltre, secondo uno studio condotto da Lombard International Assurance 2019, il 40% è a rischio di indigenza a 5 anni dalla fine della carriera calcistica e il rischio aumenta fino al 60% se i guadagni sono maggiori. 

Come gestire il post carriera?

Essere consapevoli

Quando andrò in pensione? Come farò a mantenere lo stesso tenore di vita? Quanto dovrei risparmiare per affrontare il mio post carriera? Cosa vorrei fare quando smetto di giocare?

Alla fine, come capita a ogni giocatore, non ho mai abbandonato in modo definitivo il calcio. Il mio percorso di pianificatore finanziario mi ha fatto capire che la paura per il futuro, espressa in modo così intenso nelle parole di Totti, è un sentimento sano e utile perché può spingere lo sportivo in attività a realizzare una buona pianificazione finanziaria quando si trova ancora nelle migliori condizioni per farlo.

La consapevolezza della nostra situazione e di cosa potrebbe attenderci è sempre il punto di partenza per pianificare il futuro al meglio garantendoci la possibilità di mantenere lo stesso tenore di vita nel tempo.

La pianificazione finanziaria per gli sportivi

Ogni sportivo, così come si prepara per una partita seguendo un rigido iter e non improvvisando da un giorno per l’altro, allo stesso modo dovrebbe pensare a pianificare per tempo il proprio futuro per avere le disponibilità finanziarie per poter scegliere quale percorso intraprendere.

La pianificazione finanziaria è l’approccio corretto per progettare un percorso nel quale siano definiti e garantiti gli obiettivi di vita passando dalla protezione degli ambiti fondamentali (come reddito, salute, patrimonio) per arrivare alla gestione del dopo-carriera e agli investimenti. 

Uno strumento dedicato agli sportivi

Con Leonardo Assicurazioni abbiamo elaborato uno strumento di analisi e sviluppo dedicato agli sportivi che vogliono avere la consapevolezza della propria situazione economica e finanziaria e progettare un futuro su misura. 

MBP – Men Before Players è un tool che sviluppa il percorso di pianificazione finanziaria di Leonardo Assicurazioni partendo dalle specificità e delle caratteristiche peculiari della carriera di uno sportivo professionista aiutandolo a fare scelte consapevoli, efficaci e soprattutto al momento giusto.

Un consulente specializzato

Uno strumento di analisi e calcolo però non basta. In particolare non basta in un settore così diverso da tutti gli altri come lo sport che dal punto di vista del reddito, dei tempi di carriera, dei rischi e delle conseguenze degli infortuni e delle sorti delle società sportive, presenta un alto tasso di variabilità e di difficile prevedibilità. Serve un consulente esperto di Pianificazione finanziaria che conosca bene il settore per interpretare le esigenze dello sportivo e supportare nell’individuazione delle soluzioni giuste per lui. Avere una figura di riferimento, che possa sensibilizzare sul tema della tutela da imprevisti e la gestione del rischio, è fondamentale per fare chiarezza sul futuro e affrontarlo con determinazione e senza paura.

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