Pianificare oggi per non preoccuparsi domani

Si vive più a lungo ma peggio; le domande di assistenza sono in aumento ma la tutela pubblica è insufficiente; i problemi vengono rimandati e si finisce per fare scelte irrazionali. 

Per affrontare questa realtà, proteggere se stessi e i propri cari e progettare un futuro a prova di imprevisti, è fondamentale conoscere gli scenari, pensare a lungo termine, pianificare correttamente.

Gli anziani in Italia non sono mai stati così tanti. Merito del progresso della medicina e del miglioramento della qualità della vita, che hanno determinato un aumento dell’aspettativa di vita.

Tuttavia questa situazione non corrisponde sempre a una qualità di vita soddisfacente: spesso, infatti, gli ultimi anni non sono vissuti in piena salute e serenità. Tra i timori prevalenti legati all’invecchiamento – che purtroppo spesso si trasformano da semplici paure a fatti reali – ci sono la perdita di autosufficienza e i problemi di salute, la solitudine e la povertà. Aspetti che finiscono per gravare non solo sui diretti interessati, gli anziani, ma anche sulle loro famiglie, che si ritrovano improvvisamente a dover fare da care giver al proprio caro e a sostenere spese che non avevano messo in conto, preventivato, immaginato.

Nonostante i dati di ricerche e indagini parlino chiaro, infatti, la tendenza in Italia è ancora troppo spesso quella di rimuovere il problema o rimandarlo a un tempo che sembra essere ancora lontano. Col risultato di ritrovarsi poi in situazioni di estrema difficoltà, non solo economica, ma anche organizzativa e gestionale. Per questo è importante pianificare correttamente il proprio futuro e quello dei propri cari.  E per farlo serve conoscere ed essere consapevoli di quella che è la realtà oggi in Italia del settore socio-sanitario e assistenziale: dai servizi disponibili ai costi al contributo che Comuni e Regioni possono dare.