Un risparmio che genera crescita
In un Paese di risparmiatori diligenti, ma investitori prudenti, una consulenza di qualità può aiutare a valorizzare il proprio patrimonio, proteggerlo e affrontare scelte di risparmio complesse, che consentano di raggiungere obiettivi di vita e benessere a lungo termine.
Francesca Pavesi
Ufficio Stampa di Leonardo Assicurazioni
Il titolo del Salone del Risparmio 2026, che si terrà a Milano dal 5 al 7 maggio 2026, sarà “Risparmio in movimento. Attivare la liquidità, accelerare la crescita”.
Già dal titolo, di quello che è considerato uno degli eventi annuali di riferimento per il settore, si capisce chiaramente quale sarà il tema su cui si focalizzerà l’attenzione del mondo finanziario il prossimo anno: attivare la liquidità rafforzando il mercato dei capitali, canalizzando i risparmi verso l’economia reale e contribuendo alla costruzione di un’Unione più competitiva, stabile e vicina ai risparmiatori, così che il risparmio possa diventare davvero una leva per lo sviluppo economico del Paese.
L’attenzione sarà rivolta ai grandi fattori che segneranno il futuro del risparmio: inflazione, squilibri demografici, tensioni geopolitiche, innovazione tecnologica e impatto dell’IA. Temi che impongono la costruzione di portafogli più resilienti e diversificati, dove gestione attiva e passiva convivono in un contesto di “disordine controllato”.
Italiani, risparmiatori virtuosi, ma investitori timidi
Un focus sul tema del risparmio è sicuramente di grande attualità in un Paese come il nostro che, tra i Paesi OCSE, è quello con la più alta propensione al risparmio delle famiglie, ma anche tra quelli con il più basso tasso di partecipazione ai mercati finanziari.
La quota di liquidità detenuta dalle famiglie italiane si attesta, infatti, a circa 1.600 miliardi di euro, in gran parte non remunerati o scarsamente produttivi. Una condizione che gli analisti definiscono “tassa sulla prudenza”, dannosa per il patrimonio privato e per la capacità del Paese di attrarre capitali pazienti. Una quota anche minima di questa massa, se investita a medio-lungo termine, potrebbe avere effetti significativi su occupazione, innovazione e produttività.
Il risparmio: una risorsa sottoutilizzata
Se dunque a guardare i dati più recenti sul risparmio e le scelte finanziarie degli italiani*, la buona notizia è che in Italia si continua a risparmiare. Tuttavia, c’è un rovescio della medaglia non altrettanto positivo: l’accumulo di ricchezza, trasversale alle diverse generazioni, fatica a tradursi in investimenti produttivi. Il problema non è, in realtà, solo italiano: l’Unione Europea conta ogni anno un volume di investimenti significativamente inferiore ai risparmi delle famiglie.
Ma se non investito, dove finisce questo risparmio? Per molti il denaro accumulato serve ad affrontare imprevisti ed emergenze, trascurando o rinunciando però a strumenti essenziali per il futuro, come previdenza complementare e polizze LTC. Come dire: ci si preoccupa della pensione, ma non si fa nulla per correre ai ripari con azioni concrete. Il mattone continua, invece, a rimanere uno degli investimenti preferiti degli italiani – lo dimostrano le tante abitazioni di proprietà – così come le obbligazioni, uno degli strumenti finanziari preferiti, rispetto alle azioni.
Consapevolezza e consulenza di qualità, l’antidoto all’immobilismo finanziario
Cosa aspettarsi dunque per il 2026? Si parla di un contesto in cui i mercati finanziari sono sempre più complessi e volatili, influenzati da un quadro geo-politico anch’esso instabile e poco prevedibile, inflazione e caro vita che condizionano la capacità di risparmio con regolarità. Il rischio, dunque, è che la paura prenda il sopravvento, l’ansia porti a investire solo in strumenti percepiti come sicuri e che la poca conoscenza e la consapevolezza spingano a decisioni a breve termine e ostacolino una corretta pianificazione finanziaria, che consenta di costruirsi una ricchezza e un benessere duraturi.
Ed è qui che entrano in gioco l’educazione finanziaria e la consulenza di qualità. Affidandosi a professionisti esperti che, conoscendo da un lato il mercato e i suoi trend, e ascoltando dall’altro le esigenze e i bisogni dei propri clienti, possono accompagnare le persone in un percorso di conoscenza, consapevolezza e azione, finalizzato a raggiungere i propri obiettivi di vita nel tempo.
* Fonte: Indagine 2025 sul Risparmio e sulle scelte finanziarie degli italiani, promossa da Intesa Sanpaolo e Centro Einaudi.